L’entertainment marketing è una strategia che le aziende utilizzano per catturare e mantenere alta l’attenzione del consumatore sui propri contenuti.
La caratteristica principale di questa pratica è essere il più originali possibile in modo da battere la concorrenza e farsi notare dall'utente. Con l’avvento del Web 3.0 e le tecnologie di ultima generazione molte aziende hanno deciso di muoversi verso una filosofia di mobile first - per quanto riguarda le strategie di marketing – utilizzando i social media (via mobile, appunto) come mezzo principale delle campagne pubblicitarie.
Ogni giorno miliardi di utenti attivi passano ore e ore a scorrere pagine e feed, portando ai brand un ritorno in termini economici e promozionali. Ad oggi gli shorts video sono il mezzo più efficace per creare un business redditizio del marketing moderno.

“Shorts” o video brevi
Un fenomeno degno di nota è il boom degli shorts o video brevi: tutte le principali piattaforme social hanno sviluppato funzionalità per creare condividere shorts video. Secondo un sondaggio di CISCO, nel 2022 l'82% dei contenuti online sono video.
Il loro successo è determinato in larga misura dalla breve durata che permette agli utenti di utilizzare una scarsa quantità di attenzione per fruire del contenuto web. Ma esiste davvero un calo così evidente della soglia dell'attenzione media? Se sei interessato, scoprilo qui Capacità di attenzione: il mito del pesce rosso. Anche il formato è fondamentale: i video verticali sono diventati così popolari da superare quelli in formato orizzontale. Il punto di svolta ha origine attraverso le storie di Instagram o Snapchat, e il successo ancora più recente dell'applicazione cinese Tik Tok.
D’altra parte nel 2022 il mondo è diventato mobile, ed ogni attività è possibile da smartphone.
Dove nascono gli shorts video?
Se creassimo una linea del tempo su più fasi, potremmo prenderne in considerazione 3 che hanno portato i video brevi al successo del giorno d’oggi.
Nella prima fase, la produzione di contenuti video avveniva unicamente a scopo televisivo; i budget richiesti erano molto alti e si riteneva che l'efficacia dipendesse dalla durata (secondo la logica per cui "più lungo é il video, più piace agli utenti"). La seconda fase è profondamente segnata dalla nascita di YouTube, la piattaforma che consente a chiunque di diventare creatore di contenuti e condividerli in uno spazio pubblico. Inoltre, lo spettatore può partecipare attivamente, dando la sua opinione nello spazio dei commenti o lasciando un “Mi piace” - “Non mi piace”. Questa novità è fondamentale perchè ci porta alla terza e ultima fase. La protagonista di quest’epoca è la app per mobile Tik Tok. La sua struttura ha alla base un algoritmo che elabora i movimenti dell’utilizzatore - come ad esempio mi piace e commenti - e va a creare una personalizzazione nella scelta dei contenuti da mostrare all’utente.
Oltretutto Tik Tok predilige i contenuti brevi piuttosto che quelli lunghi, distinguendosi in questo modo dai competitors e crescendo in modo vertiginoso nel mondo del video marketing globale.

L’era di Tik Tok
Tik Tok viene lanciato la prima volta nel settembre 2016, inizialmente con il nome di Musical.ly.
Secondo il report che l’agenzia WeAreSocial fornisce ogni anno con i dati principali delle ultime novità hi-tech sul mercato, nel 2022 la app conta 1 miliardo di utenti attivi in tutto il mondo, di cui 5,4 milioni in Italia. La sua popolarità è in costante crescita negli ultimi anni; alla fine del 2020 registra 350 milioni di download in tutto il mondo, con un aumento del 58% rispetto al quadrimestre precedente. Tutto questo in seguito alla pandemia di CoronaVirus, che ha portato gli utenti social ad un utilizzo dello smartphone più frequente e prolungato.
Il funzionamento è semplice: gli utenti hanno la possibilità di creare video brevi utilizzando musica, filtri e altri elementi da aggiungere ai propri contenuti. Inoltre, il tempo di utilizzo supera ogni altra applicazione da smartphone. Il 90% degli utenti vi accede nel quotidiano e passa all'incirca 52 minuti al giorno a scrollare i suoi contenuti e ad interagire con essi.
Al momento si registra come l’app più scaricata dell'App Store Apple, con 611 milioni di download, di cui 6,4 milioni in Italia (dati: SensorTower).
In conclusione
In seguito al successo di Tik Tok, anche altre piattaforme social altrettanto famose hanno creato uno spazio per gli shorts video: Instagram Reel, YouTube Shorts e diversi altri.
Questo perché i colossi digitali hanno appreso che utlizzando i video brevi per ottimizzare l'entertainment marketing di un brand, il ritorno in termini finanziari è immediato. Inoltre, il consumatore ha la possibilità di interagire in modo diretto con il fornitore di servizi, andando così a creare un rapporto di fiducia saldo e duraturo nel tempo.
L'utilizzo degli shorts video è il centro focale delle attività di comunicazione social e, declinato in vario modo, ha conquistato un posto in prima fila tra gli strumenti di advertising moderni.