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Giornata Mondiale dedicata alla Sicurezza Alimentare

Beatrice Borghi - Giugno 7, 2022
alimentazione società sostenibilità

Giornata Mondiale dedicata alla Sicurezza Alimentare

Food market - PXR Italy

La Giornata Mondiale dedicata alla Sicurezza Alimentare viene celebrata ogni anno il giorno 7 del mese di giugno. La giornata è stata istituita dall’ONU e vuole sensibilizzare le persone sull’importanza dell’assunzione di cibo controllato e sulle possibili cause che può avere l’azione contraria.

Ogni anno, secondo le stime dell’OMS, più di 600 milioni di persone nel mondo si ammalano per aver ingerito cibo contaminato, con un successivo contagio di una persona su dieci. I decessi causati da malattie a trasmissione alimentare vedono 420.000 persone all’anno. In tutto sono 200 le malattie causate dagli alimenti contaminati, e si va dalle più comuni come la dissenteria al cancro.

Inoltre, c’è un altro fattore fondamentale legato al cibo: lo spreco alimentare. L’Osservatorio internazionale Waste Watcher ha investigato sui comportamenti e sui vari stili di vita che stanno alla base dello spreco alimentare; secondo i dati di febbraio 2021, la media italiana di spreco di alimenti è di 595,3 gr ogni 7 giorni

Lo spreco di cibo nel mondo: i dati del 2022

Come appena accennato, nel 2021 in Italia lo spreco alimentare è salito a 595 grammi pro capite a settimana, contro i 528 grammi del 2020.

Gli alimenti più gettati nella spazzatura sono frutta e verdura, pane e tuberi. Quelli a sprecare di più sono i single: circa il 12%, rispetto ad una famiglia con figli. In più, i comuni di medie dimensioni hanno uno spreco leggermente maggiore rispetto ai grandi centri abitati.

Per quanto riguarda le strategie anti-spreco, solo il 41% delle persone intervistate affronta il problema alla radice scegliendo prodotti a lunga conservazione, mentre il 36% organizza la dispensa ed il frigorifero in base alla data di scadenza degli alimenti. Una minoranza del 34% combatte lo spreco preparando un menù settimanale (dati: Osservatorio Waste Watcher International).

Quale paese consuma più cibo?

Su un totale di 172 paesi, l’Austria è al vertice del consumo alimentare, con il più alto consumo medio pro capite di kilojoule (multiplo del joule, unità di misura l'energia e il calore) 15,900 tra il 2006 e il 2008; nello stesso periodo, gli Stati Uniti avevano un consumo di kilojoule 15,690.

I numeri sul consumo di cibo del mondo vedono i paesi sviluppati in vetta, mentre i paesi in via di sviluppo a seguire. Tra i consumi più bassi vediamo l'Eritrea che, sempre tra il 2006 e il 2008, consumava di media una quantità pro capite pari a kilojoule 6,650 ed il Burundi, con kilojoule 7,030. L’aumento della fornitura calorica pro capite globale è aumentato negli ultimi 50 anni, e ha visto l’aumento più significativo in Africa e in Asia.

Rimane molto forte la disuguaglianza tra paesi, l'approvvigionamento mondiale di cibo infatti non è equo (dati: Osservatorio Waste Watcher International).

Tendenze alimentari del 2022

Con il nuovo anno anche le tendenze alimentari sono cambiate, si sono aggiornate e adattate al nuovo contesto socio culturale del mondo d’oggi. Tutto questo però, con la conseguenza positiva di un consumo alimentare che riduce al minimo gli sprechi, risultando più sostenibile e consapevole.

Vediamo insieme 5 novità importanti del 2022 in ambito alimentare.

  1. Agricoltura ultra-urbana: nasce dalla necessità di trasformare l’ambiente urbano in aree con più verde, dotate di spazi interni per la coltivazione degli alimenti. La strategia anti-spreco sta nello sfruttare ogni spazio a disposizione per generare nuova vita;
  2. La moringa: si tratta di un albero che concentra le sue sostanze nutritive nelle foglie ed è perfetto per combattere la mal nutrizione. Inoltre, può resistere per lunghi periodi di siccità, lasciando invariato il suo potere benefico;
  3. Yuzu: è un agrume Cinese che nel 2022 entrerà a far parte della cucina europea. Ha un sapore aspro, sostituibile a quello del pompelmo e del lime per dolci, zuppe e creme;
  4. Ibisco: i fiori di ibisco sono ricchi di vitamina C e vengono utilizzati per gli infusi. Inoltre, i loro potranno essere impiegati per la creazione di creme e prodotti per la cura della pelle;
  5. Reducitarianesimo: questa parola sta per una tipologia di alimentazione che vede la riduzione del consumo di prodotti di origine animale, in favore della salvaguardia del nostro pianeta. Da spazio al consumo di alimenti prodotti solo in allevamenti etici e sostenibili.

Conclusioni

Il problema principale della sicurezza sugli alimenti è che molto spesso non viene considerata importante come dovrebbe. Per questo, risulta fondamentale sensibilizzare le persone sul fatto che bisognerebbe porvi più attenzione per limitare il più possibile i danni che ne conseguono.

Sicuramente, c’è ancora molta strada da fare per ridurre questo fenomeno, ma la consapevolezza è il primo passo per un mondo meno nocivo e dannoso.

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