Il Web 3.0 rappresenta la nuova fase d’evoluzione di internet e possiamo definirla come potenzialmente dirompente in termini di cambiamento nello scenario digitale globale.
I tre fondamenti del Web 3.0 sono la decentralizzazione, l’apertura e l’ampia utilità a disposizione dell’utente.
Nel Gennaio 2022 oltre 2 persone su 3 (67,1%) utilizzano un telefono cellulare: esistono quindi 5,3 miliardi di utenti sul web. Possiamo vedere quindi una crescita di circa l’1,8% rispetto al 2021.

Berners-Lee e il Web Semantico
Il decentramento implica la libertà dalla censura, conseguente alla mancanza di un’autorità centrale. Il design bottom-up del Web 3.0 sviluppata il suo codice alla vista di tutti e quindi ha una natura del tutto partecipativa e sperimentale per l’utente.
Nel 2001 l’informatico britannico Tim Berners-Lee conia il termine di Web Semantico, come una rete di dati complessa che può essere elaborata da macchine, in cui gran parte del significato è leggibile solo da esse. Comprendere la semantica non è facile per delle macchine, Berners-Lee con il concetto di Web Semantico vuole andare oltre questa visione e portare la struttura del web ad un altro livello. L'obiettivo principale è permettere ai software di svolgere compiti sofisticati per soddisfare gli utenti d’oggi, che sono sempre insoddisfatti e alla ricerca di qualcosa di nuovo.
Attualmente il Web 3.0 è riuscito a superare i limiti del Web Semantico; ci ritroviamo in un internet sempre più ricco di complessità e difficilmente convertibile in un linguaggio umano. Fanno parte delle novità di questo decennio realtà virtuale (VR), realtà aumentata (AR), intelligenza artificiale (AI) e machine learning (ML).

Le tre fasi del Web
La prima versione del Web 1.0 (definita anche web sintattico) attraversa gli anni 1990-2000. Il ruolo dell’utente si limita alla lettura delle informazioni fornite e non esiste uno scambio tra le due parti. Il consumatore non ha possibilità di comunicazione: chiamiamo questa tipologia di dialogo bottom-down.
Nel Web 2.0 (chiamato anche social web), che va dal 2000 al 2010 c’è una prima interazione tra utenti e siti web. Il consumatore diventa a poco a poco sempre più consapevole del suo valore nel digitale e inizia a produrre, distribuire e condividere contenuti. In questo periodo nascono social network come Facebook, Youtube, Flickr, Twitter e tecnologie come HTML5, CSS3 e framework Javascript (ReactJs, AngularJs, VueJs). Il Web 2.0 vede produttori che coinvolgono gli utenti, che sono i veri protagonisti del digitale di quegli anni.
Il Web 3.0 inizia circa nel 2010 ed è in corso anche ad oggi. Il riferimento fondamentale va al futuro e alle nuove tecnologie di Realtà Virtuale e Realtà Aumentata, strettamente collegate al metaverso. Una visione del tutto nuova che sconvolgerà la realtà per come la conosciamo
Utilizzo del Web nel 2022 in Italia
Secondo il report Digital 2022 – Global Overview di We are social in collaborazione con Hootsuite la popolazione italiana registra una crescita di 60,32 milioni di persone ad inizio 2022 con un aumento significativo di urbanizzazione (71,7%).
Questi dati hanno un forte impatto sul mondo digitale: si registrano 78,22 milioni di connessioni al cellulare mobile e 50,85 milioni di persone che sono user internet attivi (129,7% della popolazione totale). Gli utenti iscritti sulle piattaforme social sono 43,20 milioni, circa il 71,6% della popolazione italiana.
Ormai internet ed il web non sono più un trend, ma parte integrande della nostra vita quotidiana e nel 2022, con il metaverso e le realtà virtuali ed aumentate in vista, lo diverranno ancora di più.

Analisi globale della trasformazione digitale
Ogni anno la società di networking Cisco elabora un report con delle previsioni analitiche del digitale negli anni a venire. Vediamo insieme qualche dato interessante sul futuro del Web 3.0. Entro il 2023 quasi due terzi della popolazione globale avranno accesso ad internet e gli utenti totali saranno circa 5,3 miliardi contro i 3,9 registrati nel 2018. Quasi i due terzi della popolazione globale avranno accesso a Internet entro il 2023.
Più del 70% della popolazione globale avrà connessione mobile e il numero totale degli abbonati crescerà da 5,1 miliardi (66%) nel 2018 a 5,7 miliardi (71%) entro il 2023. Ci saranno circa 14,7 miliardi di connessioni M2M (Machine-to-machine).
Se sei interessato alle nuove tecnologie, leggi il nostro articolo Metaverso: la differenza tra Meta e il metaverso.